La sezione femminile Kalianthos dell’ Associazione Amicanto ha proposto venerdì 8 marzo la quarta edizione di #Donna e l’altra metà del cielo ha quindi incontrato il sì lungo una vita di suor Maria Rosa Novello.
Il successo della serata è dovuto al perfetto connubio fra i brani proposti e la testimonianza ricca di fede, speranza per l’umanità e dignità per il mondo femminile della nostra ospite, vicentina di nascita e imolese di adozione.
Ha introdotto il suo intervento spiegando come sia arrivata a capire che, dopo aver fatto voto di castità e obbedienza, quello che ancora le mancava era donare al Signore il suo tempo e quindi da anni non usi più l’orologio.
Ci ha raccontato che il suo papà, il giorno della consacrazione, le ha raccomandato di “essere come la grondaia” che è aperta al cielo per raccogliere ma non trattiene niente. Ha sottolineato come la donna sia nata per amare, di come il progetto di Dio sia di uguaglianza tra donne e uomini, di come la storia cammini e qualcosa sia cambiato ma ancora ci sia da cambiare.
Lei si considera la mamma di molti bambini che ha aiutato a venire al mondo e ha contribuito a crescere: la donna è nata per amare e dare la vita, la maternità è la capacità di amare; si è figli del cuore tanto quanto figli del grembo e quindi suor Maria Rosa non fa caso né al colore né al credo … Dio non fa divisioni e se noi abbiamo il coraggio della fiducia ecco che i miracoli accadono, così come ci ha spassosamente raccontato attraverso i suoi aneddoti.
La serata ha avuto un ritmo effervescente, grazie alla straordinaria energia e positività di questa mamma e nonna di moltissimi, che come dice lei ha 80 anni dietro la schiena e 1 davanti. I brani proposti dal coro hanno contribuito a scandire i suoi interventi, introducendo oppure sottolineando l’argomentazione. Le esecuzioni hanno attinto sia dal repertorio italiano che internazionale, spaziando dalle musiche ritmate alle poesie divenute canto, dalle semplici preghiere ispirate dal cuore alle ricercate riflessioni astratte.
Suor Maria Rosa dice di vedere la provvidenza in quello che fa e nelle persone che incontra, dice che noi poveri non possiamo perdere la speranza nel Signore: Dio è padre di tutti, al di là delle diverse culture, perciò ci esorta a volerci bene tra di noi perché siamo un dono all’umanità.
“Amiamoci, perdoniamoci. Il mondo non cambia perché i grandi si sanno mettere d’accordo, cambia perché sappiamo amare”.
Grazie Suor Maria Rosa: anche noi povere e tutti i presenti a questa serata ci siamo arricchiti “rubando” un pezzetto della tua umanità, che lasci sgorgare con ideali profondi e semplicità di pensiero.
Affettuosamente le tue ladre
Coro Amicanto
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